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In una splendida mattina di settembre, la Residenza Quisisana di Siena ha organizzato una gita speciale per i suoi ospiti: una visita all’incantevole Orto Botanico di Siena, situato nel cuore del centro storico, in Via P. A. Mattioli. Cinque ospiti, accompagnati da due animatrici e da un parente, hanno avuto l’opportunità di immergersi in questo suggestivo angolo di verde.

Dopo un breve tragitto, giunti all’interno del Museo Botanico, che comprende sia l’Orto Botanico che l’Erbario, la visita è iniziata con una breve introduzione sulla storia del luogo.

Un breve cenno storico

Il Museo Botanico è stato istituito nel 2007 come parte del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena e fa parte del Sistema Museale dell’Università di Siena (SIMUS). Questo complesso rappresenta il frutto di secoli di studio e ricerca nel territorio senese. L’Orto Botanico, situato nella Valle di Sant’Agostino, all’interno delle antiche mura cittadine, ospita oltre 2000 specie vegetali, dalle mediterranee a quelle esotiche. Fondato nel 1856, conserva un mix affascinante di ambienti: dallo stile ottocentesco alla moderna ricostruzione di habitat toscani. L’area agricola storica nella vallata offre coltivazioni di frutti e ortaggi tipici toscani, rendendo l’Orto non solo un luogo di ricerca scientifica, ma anche di conservazione ambientale.

L’esperienza degli ospiti

Appena varcata la soglia del giardino, gli ospiti sono stati colpiti dalla vastità dell’area verde. Alcuni hanno subito commentato che sembrava di trovarsi in un parco enorme. Serena, la guida del museo, li ha accompagnati lungo il percorso, con pazienza e passione, raccontando dettagli affascinanti. Tra le tante curiosità, una ha particolarmente colpito tutti: le piante non native del nostro territorio sono chiamate “piante aliene”.

La visita al Tepidario, con le sue imponenti piante grasse ed esotiche, ha lasciato tutti senza parole. Le dimensioni di alcune piante erano davvero sorprendenti, con altezze che sembravano sfidare il cielo.

Il percorso, caratterizzato da tratti in salita e discesa, è stato fisicamente impegnativo, ma tutti gli ospiti hanno dimostrato grande forza e agilità, completandolo con successo.

Le impressioni degli ospiti

Il giorno seguente, abbiamo raccolto le impressioni degli ospiti, ed è stato bello scoprire quanto ognuno abbia apprezzato l’esperienza. Le due sorelle partecipanti, Dina e Gioietta, hanno condiviso i loro ricordi in modo diverso, ma entrambe sono rimaste profondamente colpite.

Gioietta, in particolare, ha raccontato con emozione di aver visitato l’Orto Botanico per la prima volta a 30 anni, ricordando con affetto alberi come la quercia da sughero e il gelso, utilizzato un tempo per i bachi da seta. Ha anche riconosciuto le “viti maritate” con il testucchio e ha apprezzato la visita al Tepidario, dove ha potuto ammirare cactus e ficus.

Dina, invece, è rimasta affascinata dagli alberi altissimi che, come ha detto lei, “sembravano toccare il cielo”. Ha ammirato con piacere i lunghi viali di cipressi e le aiuole ricche di piante.

Entrambe hanno apprezzato il contatto con la natura e la bellezza del paesaggio circostante, tornando alla residenza rilassate e soddisfatte.

Un’esperienza da ripetere

Tutti gli ospiti hanno espresso il desiderio di ripetere l’esperienza, descrivendo la mattinata trascorsa come piacevole e arricchente, in ottima compagnia e immersi nella natura.

La gita all’Orto Botanico di Siena non è stata solo un’occasione per scoprire la bellezza delle piante e del paesaggio, ma anche un’opportunità per rivivere ricordi e creare nuovi legami con la natura e tra di noi.

di Pubblicato il 01 Ottobre, 2024