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Nella cornice della Residenza Quisisana di Ostellato, il 25 novembre, ci siamo uniti con determinazione alla campagna contro la violenza sulle donne. Un impegno annuale che, dal 2013, richiama l’attenzione sull’importanza di contrastare una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e devastanti.
Questa commemorazione, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999, ha una data simbolica: il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Dominicana, le tre sorelle Mirabal, ritenute rivoluzionarie, furono barbaramente torturate e assassinate. Una storia che, purtroppo, si ripete in forme diverse, sottolineando l’urgenza di denunciare la violenza contro donne e ragazze, spesso celata da impunità, silenzi, stigmatizzazioni e vergogna.
Quest’anno, in seguito agli sconcertanti eventi di cronaca, abbiamo sentito la necessità di approfondire la riflessione su questo tema. La tragica vicenda di Giulia Cecchettin, di soli 22 anni, uccisa dal fidanzato, ha suscitato negli abitanti della nostra residenza sentimenti di indignazione e rabbia. Così, il 25 novembre, ci siamo uniti ai cortei nelle piazze, decidendo di sostenere la causa attraverso la creazione di fotografie e cartelloni pregni di significato.
I nostri ragazzi hanno abbracciato con partecipazione e impegno la campagna contro la violenza. Una foto simbolica ritrae Giancarlo che accarezza delicatamente la guancia di Ivana, con la dichiarazione: “Le donne vanno toccate solo per essere accarezzate”, pronunciata con saggezza dal nostro Gianca.
Nel nostro modesto contributo, aspiriamo a trasmettere un segnale forte alla società, auspicando di non dover più assistere a fatti di cronaca tragici come quello di Giulia. La Quisisana Ostellato grida con fermezza: NO alla violenza sulle donne.