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Nella società pre-industriale la dimensione ciclica del tempo si rifletteva anche nelle sagre paesane, che richiamavano il valore della stagionalità attraverso il nesso tra determinati tempi (e luoghi) e determinati cibi. Oggi tale ciclicità è oscurata dalla dimensione lineare del tempo stesso, data dalla corsa continua verso il futuro che annulla prepotentemente il presente. Inoltre, il senso di linearità del tempo, se non debitamente contrastato da attività specifiche, può essere accentuato dalla vita in residenza.
Quando i nostri Anziani erano giovani, attraverso la partecipazione alle sagre paesane si ricercava il senso di coesione alla civiltà contadina, si esaltava il senso di appartenenza e l’identificazione culturale nella comunità.
I bisogni di inclusione, di appartenenza e del mantenimento di legami con la realtà esterna, sono ampliati dall’istituzionalizzazione e le nostre attività di animazione devono, per le motivazioni citate sopra, porsi l’obiettivo di soddisfare tali bisogni.
Per i nostri Anziani, finalmente quest’anno, si è potuto dedicare una uscita esterna in Paese in occasione della Fiera che celebra il patrono San Pietro e Paolo; la Pro Loco ha allestito stands con specialità culinarie locali (pinzini ferraresi e piadina) ed i nostri anziani hanno deciso di mangiare una piadina…proprio come facevano quando uscivano di sera e partecipavano alla Fiera del paese.
Felici ed emozionati per l’uscita organizzata, si sono preparati con i loro abiti migliori e passeggiando tra le giostre e gli stands hanno ripercorso con la memoria attimi di vita spensierata e condiviso ricordi di gioia.