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L’afasia è una condizione neurologica che può stravolgere la quotidianità di chi ne è colpito. Spesso insorge dopo un ictus o un danno cerebrale, e compromette la capacità di comprensione e di produzione del linguaggio in persone che in precedenza erano perfettamente in grado di comunicare. L’afasia colpisce duramente proprio perché interrompe un’abilità che diamo per scontata: la comunicazione. Ritrovarsi improvvisamente incapaci di parlare o capire genera sentimenti di perdita e di disconnessione dal mondo.
In questo contesto, le attività di stimolazione cognitiva svolte individualmente alla Residenza Quisisana Ostellato con l’educatore professionale risultano fondamentali per perseguire il recupero di abilità comunicative e del linguaggio, con benefici sia pratici che emotivi. L’obiettivo è aiutare l’ospite a recuperare parole utili nella vita quotidiana (chiedere aiuto, fare richieste, esprimere bisogni), ma anche riaccendere la possibilità di esprimere emozioni, desideri e pensieri.
L’Intervento Individuale: Personalizzazione e Obiettivi
Per stimolare in modo creativo ed efficace vengono utilizzate tecniche che possono includere esercizi di associazione di oggetti e parole e relative verbalizzazioni, insiemi semantici, giochi linguistici, ripetizione di sequenze note (canzoni, filastrocche, numeri, giorni della settimana), lavoro sul segno grafico, conversazioni guidate anche utilizzando mimica e linguaggio non verbale, utilizzo di strumenti compensativi come tabelle di comunicazione o app digitali per facilitare l’espressione.
In questo difficile percorso è centrale il ruolo dell’educatore professionale. Non si tratta soltanto di proporre esercizi tecnici ma di costruire e accompagnare in un percorso umano. L’educatore, integrando l’aspetto tecnico con quello relazionale, è il punto di connessione tra le necessità e aspettative dell’individuo, le sue risorse in termini di abilità e potenzialità, i fattori emotivi, cognitivi e sociali, che lo contraddistinguono e determinano gli obiettivi del percorso riabilitativo, sempre finalizzato al raggiungimento della massima partecipazione e autonomia possibile.
Il lavoro mirato si svolge individualmente garantendo privacy e tranquillità, ma il percorso di recupero prosegue con approccio orientato alla quotidianità e alla relazione, favorendo quindi l’applicazione pratica immediata delle competenze comunicative e coinvolgendo tutta l’équipe e i pari per l’intera giornata.
Benefici Pratici ed Emotivi
Il recupero anche minimo delle competenze comunicative riduce il senso di frustrazione e restituisce dignità alla persona aumentandone la capacità di partecipare alle routine quotidiane e riducendone l’isolamento. Non è solo una conquista pratica, ma anche una spinta enorme all’autostima.
Le attività individuali di stimolazione linguistica sono quindi uno strumento essenziale per riconsegnare non solo le parole, ma anche la possibilità di ritrovare sé stessi.