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Per celebrare la giornata della memoria gli anziani di CRA Quisisana Rimini si sono preparati nei giorni precedenti per ricordare tutte le vittime. In tal modo hanno reso tutti i presenti parte dei loro eventi di vita vissuti. Tutto ciò per sensibilizzare e per far sì che episodi del genere non avvengano più nella storia di tutta l’umanità. Quello a cui hanno assistito è stata una strage immane che al solo pensiero di essere stata causata dall’uomo spaventa.
Gli anziani hanno raccontato con le lacrime agli occhi episodi in cui si evinceva il dolore che tutto questo ha causato. Ricordano in maniera viva i giorni trascorsi a nascondersi con la paura di essere deportati nei campi di concentramento e alcuni anziani rammentano periodi in cui erano lontani dalle proprie famiglie che sono sopravvissute grazie alla liberazione avvenuta il 27 gennaio. Atrocità che nel tempo si fanno fatica a dimenticare e che cambiano radicalmente la prospettiva nel vivere la vita quotidiana.
La ricorrenza è trascorsa serena ed è stato giorno di “riflessione” vista come il simbolo della liberazione da quei brutti trascorsi e dal superamento del concetto di indifferenza. Da quel giorno si è potuto ricominciare a rivivere una normalità sia economica che sociale ma non è possibile cancellare il passato. Un ringraziamento speciale all’ assessore Francesca Mattei per essere stata con noi e che ha preso parte all’evento con grande capacità di ascolto ed empatia nei confronti degli ospiti nella narrazione delle proprie emozioni.
Per l’occasione è stata presente l’orchestra “Amici di Luisa” che ha intrattenuto gli anziani con musica dedicata alla giornata della memoria e canzoni che hanno coinvolto gli ospiti nei ricordi giovanili del dopoguerra. Oltre a ricordare eventi incancellabili della memoria dell’umanità sono stati rievocati i ricordi belli della normalità ritrovata festeggiando la fine delle atrocità e ricordando questa come una vittoria del bene sul male. La giornata si è conclusa in serenità con un ricco buffet preparato dagli chef della struttura in onore di tutte le vittime dell’Olocausto e che gli anziani hanno molto apprezzato.
“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”. Liliana Segre