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Nel trattamento degli anziani con Alzheimer o demenza, è essenziale promuovere il benessere psicofisico attraverso attività semplici e stimolanti. Giochi in legno come incastri, costruzioni, magneti, matrioske e tessere con immagini o numeri, vengono proposti per mantenere attiva la mente, anche per brevi momenti, favorendo la connessione tra mani e mente. Questo metodo si ispira alla filosofia di Maria Montessori, secondo cui “le mani sono gli strumenti d’intelligenza dell’uomo”.
Ogni anziano è supportato da un’educatrice che spiega l’obiettivo del gioco in un ambiente tranquillo e privo di distrazioni, ideale per favorire la concentrazione e il coinvolgimento. Il gioco, infatti, è un’attività divertente ma strutturata, con regole definite e un tempo preciso, che stimola sia la mente che il corpo.
Il valore del gioco è universale e simbolico: accompagna l’essere umano per tutta la vita, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute. È particolarmente utile per le persone affette da demenza. Nelle fasi iniziali della malattia, il gioco ha un effetto rassicurante grazie al suo potere stimolante. Con il progredire della malattia, quando la comunicazione verbale diventa più difficile, il gioco diventa uno strumento fondamentale per mantenere vive le relazioni sociali e favorire l’interazione tra le persone.