Con la consueta tradizione, la Residenza Quisisana di Ostellato ha accolto la visita della Befana, che ha portato con sé una generosa dispensa di doni. Caramelle e dolciumi hanno premiato i più virtuosi, mentre il carbone è stato riservato a chi, in realtà, ha faticato a comportarsi male. Un evento che ha destato curiosità: sarà che la Befana, con il passare degli anni, ha maturato una dolce indulgenza?
Ogni anno, i residenti della nostra struttura attendono con entusiasmo il rituale arrivo della Befana. La giornata si anima con una deliziosa merenda a base di pandoro, offerta a tutti, seguita da una coinvolgente partita di tombola, ricca di premi e intrattenimento. La competizione è accesa, con numeri coperti tra una caramella scartata e l’altra, e grida di vittoria a sottolineare ogni vincita.
Immutabile è la tradizione della foto di gruppo con la Befana, che si prodiga nel salutare ciascun opsite, anche coloro che, purtroppo, non possono alzarsi dal letto. Con sorrisi e dolciumi, la vecchietta riesce a strappare emozioni positive, regalando momenti di gioia e risate benefiche.
Sotto le vesti trasandate e le mani pelose (finte), tutti sanno chi si cela, ma si decide di giocare al gioco della fantasia, accogliendo la Befana con allegria per la sua “bruttezza” e tenerezza per la sua bontà. Dai racconti degli anziani emergono reminiscenze di un passato in cui la Befana, e non Babbo Natale, rappresentava l’unico dispensatore di doni per i bambini. Questa percezione, radicata nelle memorie infantili dei nostri nonni, accresce il legame affettivo con la vecchia signora, riportando alla mente ricordi di un’infanzia lontana e preziosa.