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Da un paio di settimane, gli ospiti della Residenza Quisisana di Ostellato hanno avviato un’entusiasmante attività di ippoterapia presso l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Ali del Vento” a Ferrara. Questo affascinante progetto prevede la partecipazione di un gruppo di 5/6 persone ogni giovedì mattina, coinvolgendoli in un percorso di attività con i cavalli. L’obiettivo principale è migliorare la salute e il benessere di coloro che affrontano diverse disabilità, contribuendo al tempo stesso a migliorare il loro stato psicofisico, spesso turbato da varie patologie.
L’ippoterapia è una pratica antica che risale ai tempi dell’Antica Grecia. Tuttavia, per ottenere un riconoscimento su scala globale, è stato necessario attendere fino al 1965, quando due studiosi francesi hanno introdotto la Riabilitazione Equestre. In Italia, questo approccio terapeutico ha ottenuto riconoscimento solo nel 1976, grazie all’iniziativa del dottor Luciano Cucchi dell’Ospedale Niguarda di Milano e della dottoressa belga Danièle Nicolas Citterio, che hanno iniziato a utilizzare l’ippoterapia per la rieducazione delle persone con disabilità. L’Associazione Italiana di Riabilitazione Equestre (ANIRE) ha ulteriormente contribuito a ufficializzare l’ippoterapia come forma di terapia.
Il progetto attuale prevede un coinvolgimento diretto con i cavalli, compreso il lavoro di scuderia, che include la cura dei cavalli, del loro ambiente e della loro alimentazione. La pulizia dei cavalli crea un profondo legame emotivo che consente di instaurare una fiducia reciproca tra gli ospiti e gli animali. Il semplice tocco e il calore degli animali trasmettono una sensazione di appagamento dell’anima. L’uso di strumenti come la brusca e la striglia migliora la manualità fine e la coordinazione degli arti superiori dei partecipanti.
I ragazzi hanno affrontato questa nuova attività in modi diversi. Alcuni sono stati travolti dall’entusiasmo fin da subito, senza alcun timore, mentre altri si sono avvicinati ai cavalli con cautela e alcuni mostravano anche paura. Tuttavia, in soli due incontri, le paure sono svanite, facendo spazio alla curiosità e all’emozione di prendersi cura di un animale così magnifico e maestoso come il cavallo. Alcuni hanno persino già sviluppato una preferenza per un cavallo specifico e non vedono l’ora di ritornare ogni settimana per trascorrere del tempo con il proprio “amico equino.”
Durante queste sessioni, la bravissima Eleonora, proprietaria del maneggio, condivide con gli ospiti molte curiosità sul mondo dei cavalli, le gare, i purosangue e la vita equina in generale, aprendo le porte a un mondo che fino ad allora era sconosciuto per la maggior parte di loro.
Nel frattempo, ogni settimana, gli ospiti della Residenza Quisisana Ostellato raccolgono pane, carote e mele da portare ai cavalli il giovedì successivo. Una particolare menzione va alla loro cavalla preferita, Zara, che, nonostante i suoi 40 anni d’età (i cavalli hanno una media di 25 anni), rimane vivace e desiderosa di gustare le mele.
Il progetto continuerà fino a maggio, e siamo impazienti di vedere se qualcuno avrà il coraggio di provare a cavalcare uno di questi maestosi animali. Restate sintonizzati per ulteriori sviluppi!