Ad essere sincera questa settimana alla Quisisana è passata molto velocemente ed è stata soprattutto interessante ed emozionante perché grazie alle piccole esperienze che gli anziani ospiti sono riusciti a ricordarsi ho capito come era dura e diversa la loro vita rispetto a quella del mondo d’oggi. Ognuno di loro ha saputo lasciarmi delle loro piccole particolarità e spero che anche io ho saputo lasciargli qualcosa nel loro cuore; mi mancheranno tutti, anche con chi ho saputo socializzarmi di più o di meno. Grazie per tutto, grazie per questa esperienza.

Ho aspettato con ansia il giorno in cui sarei entrata per la prima volta alla Quisisana, il giorno in cui avrei incontrato gli ospiti della struttura e chi ci lavora.
Non vedevo l’ora di fare questa esperienza, allo stesso tempo però ero terrorizzata, avevo paura di non saper ascoltare e capire le persone che ci abitano e quindi non riuscire a portare a termine il mio compito: raccontare le loro storie.
Lunedì 3 febbraio, io ed i miei compagni di avventura, ci siamo trovati davanti alla porta di ingresso della casa di riposo. Non stavo più nella pelle, avevo un nodo allo stomaco non indifferente, ma non potevo certo tirarmi indietro. Durante il primo giorno nella struttura ho conosciuto Anna, Antonina, Gimi, Laura e Sergio con i quali abbiamo cominciato a conoscerci, successivamente mi sono cimentata nella prima di una lunga lista di interviste, la “vittima” è stata l’ex professoressa di matematica dell’università Laura.
Rotti gli indugi della mattina, durante la pausa pranzo, ho cominciato a metabolizzare il fatto che questa settimana sarebbe volata in fretta ed avrei dovuto godermi ogni attimo passato con i “giovincelli” appena conosciuti.
Ogni mattina mi sono alzata con il sorriso, consapevole del fatto che mi sarei arricchita di storie di vita, partite a carte o semplici cruciverba fatti in compagnia.
L’ultimo giorno di alternanza, come avevo previsto, è arrivato in fretta, troppo in fretta.
E’ proprio vero che quando si sta bene il tempo passa in fretta.
Rivivrei quest’esperienza altre mille volte.
Ho composto un mosaico di storie di vite vissute, di sentimenti, di pazzie d’altri tempi, di esperienze e di emozioni che conserverò gelosamente per tutta la vita. Siamo stati accolti e coccolati sia dalle animatrici che dagli ospiti ed io non li ringrazierò mai abbastanza.
Mi mancherà trovarmi davanti alla porta della struttura con i miei compagni, mi mancherà affrontare una nuova giornata insieme a tutti loro, mi mancheranno i lunghi dialoghi sul “di tutto un po’” ma soprattutto mi mancherà il confronto generazionale con il suo fascino senza tempo.
Grazie di tutto.

Durante questa settimana ho vissuto un’esperienza bellissima grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro che mi ha portato alla Quisisana.
Là ho trovato una realtà accogliente e pacata. Sono entrata in contatto con storie di vita vissuta che oltre a farmi ridere mi hanno emozionato tanto da lasciarmi un nodo allo stomaco.
La cosa più importante che ho imparato è che gli anziani non vanno considerati come bambini; sono persone con una grande esperienza di vita che si manifesta nei loro discorsi e pensieri. Mi mancherà questa realtà e tutti gli ospiti e disponibili, un po’ come un giardiniere che si prende cura di un fiore nel suo giardino.
Ringrazio le animatrici e Marco che ci hanno accompagnato nella conoscenza di questa immensa struttura e delle persone che ci vivono ognuno con le proprie caratteristiche speciali a cui dedicano tantissima attenzione.
Grazie a tutti.

Sono rimasta molto stupita da questa esperienza poiché non mi aspettavo di passare una settimana così interessante e divertente.
Ho imparato molto, soprattutto ad apprezzare la vita odierna poiché dalle esperienze che mi sono state raccontate, la vita ai vecchi tempi era molto più dura. Ho imparato che la guerra è una cosa terribile, che distrugge le famiglie e nel mio piccolo farò di tutto per impedirla.
Ringrazio ogni singola persona che ho incontrato per ciò che mi ha dato e spero di aver lasciato qualcosa anche io.
In particolare ringrazio Sergio per i suoi magnifici sorrisi, Gimi per le sue infinite chiacchiere, Anna per la sua tranquillità e serenità, Dina per aver fatto squadra con me nelle nostre briscolate, Antonietta (nonostante i vari pianti) per tutto ciò che mi ha raccontato e insegnato, Ubaldo per tutte le risate che mi ha fatto fare e Terzina per avermi insegnato, tramite il suo lavoro a maglia, che con calma e pacatezza si può fare tutto.
In più ringrazio Monica, Debora e Marco per averci guidato in questa fantastica esperienza.
Grazie di cuore a tutti.
Con amore

L’esperienza nella struttura Quisisana che abbiamo svolto durante la settimana è stata molto utile per capire come funziona il mondo del lavoro, ma mi ha arricchito soprattutto dal punto di vista umano.
Non credevo che in così poco tempo mi sarei potuto affezionare così tanto a persone completamente estranee.
Ho imparato molto e mi sono divertito con loro, sono tutte persone d’oro, mi mancheranno e continuerò a pensarli.
Spero di poterli andare a trovare presto.